Nato a Genova nel 1865 e morto a Roma nel 1983 fu avvocato, dirigente comunista e parlamentare. Partecipò alla prima Guerra Mondiale, come soldato semplice del 72° Reggimento fanteria, essendogli stata preclusa (per ragioni politiche), la nomina ad ufficiale. Finito il conflitto, Terracini, era il 1919, si laureò in Giurisprudenza. Più volte incarcerato e mandato al confino, quando la situazione precipita lui, comunista ed ebreo, deve cercare rifugio in Svizzera da dove chiede ed ottiene, dal CLNAI (Comitato Liberazione Nazionale Alta Italia) di passare nella Repubblica Partigiana dell'Ossola, dove ha l'incarico di segretario della Giunta di Governo. E' membro della Consulta e il 2 giugno 1946 è eletto presidente dell'Assemblea Costituente. E' Terracini che appone la sua firma, con Enrico De Nicola e Alcide De Gasperi, alla costituzione della Repubblica.