Nato a Cividale del Friuli nel 1921 e morto a Lugano nel 2004. Proveniente dalla carriera militare, durante la Resistenza fu vice comandante della Divisione Valtoce con il soprannome «Alberto». Fu tra i fondatori della Repubblica dell'Ossola. In quegli anni conobbe Enrico Mattei, che affiancò nell'attività di ristrutturazione dell'AGIP e, in seguito, nella fondazione dell'ENI. Per il suo ruolo nella loggia massonica P2 e i forti sospetti avanzati da Mauro de Mauro e Pier Paolo Pasolini su un suo coinvolgimento nell'attentato a Enrico Mattei, cui succedette come Presidente dell'ENI, è una delle figure più controverse.